Antropologie del quotidiano

La città e i suoi feticci sono ciò che interessa all'artista fotografo Marcello Di Donato. Il tutto raccontato attraverso uno smarthphone, operando in completa libertà dai canoni formali della fotografia, indice del fatto che al vero artista non servono grandi obiettivi, basta una sensibilità attenta alle piccole cose.

Fotografo-pittore visionario, riesce sempre a cogliere quel momento decisivo di cui parlava Cartier-Bresson: quell’attimo in cui realtà e immagine entrano in mirabile contatto, si sovrappongono, attraversano la soglia di spazi mai vissuti, mai visti, perché appartengono all’invisibile, al nostro subconscio, ai fantasmi del passato. I suoi sono luoghi senza tempo che rimandano alla pittura e diventano emblemi di un universale discorso sull’uomo....

Martina Sconci